Patologie

Spalla congelata o capsulite adesiva


Fasce d'età:

40-50

Quando si parla di spalla congelata si intende una patologia che in ambito medico si chiama capsulite adesiva. L’articolazione tra scapola e omero è avvolta in una capsula di tessuto connettivo: se la capsula si infiamma, perde la sua naturale elasticità e limita la mobilità dell’articolazione.

È una patologia frequente nelle donne e spesso è associata a malattie metaboliche o autoimmuni, quali ad esempio il diabete, l’iper- e ipotiroidismo. Si può presentare anche in assenza di traumi, oppure a seguito di fratture o interventi chirurgici.

I sintomi tipici della spalla congelata sono il dolore e la limitazione del movimento, che peggiorano progressivamente nel corso dei mesi. In effetti, il quadro clinico della capsulite adesiva regredisce spontaneamente. Tuttavia, il decorso completo e spontaneo della malattia può richiedere fino a due anni e non è detto che ci sia un recupero totale della mobilità. Per aumentare le possibilità di recupero del movimento e ridurre i tempi necessari, consiglio sempre di trattare la patologia.

Immagine di persona con movimento limitato dalla capsulite adesiva
Caso di capsulite adesiva o spalla congelata
Immagine di persona con movimento limitato dalla capsulite adesiva
Rotazione limitata dalla capsulite adesiva

Per eseguire la diagnosi della capsulite adesiva in genere è sufficiente l’esame clinico. Tuttavia, è sempre meglio associare almeno una radiografia per escludere altre patologie. Qualora sia necessario, si possono richiedere ulteriori accertamenti come la risonanza magnetica.La cura di questa patologia avviene attraverso un trattamento conservativo, con terapia infiltrativa e fisioterapia. Nei casi più resistenti e più rari, si valuta l’intervento in artroscopia.


Sintomi della spalla congelata

La capsulite adesiva, o spalla congelata, si presenta con rigidità della spalla che limita la mobilità e dolore costante che aumenta progressivamente nel tempo, anche in assenza di traumi o di una causa scatenante. Il dolore è presente al braccio e può irradiarsi al gomito e alla mano. Spesso peggiora nelle ore notturne e interferisce con il sonno. Poiché i sintomi sono comuni ad altre problematiche della spalla, solo la diagnosi di uno specialista permette di individuare con precisione la patologia.

L'immagine mostra una persona che si tocca un braccio perché ha dolore alla spalla.

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Immagine di una persona che non riesce a dormire perché ha dolore notturno alla spalla.

Ti fa male la spalla durante la notte?


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Immagine di una persona con la spalla rigida.

La tua spalla è rigida e limita il movimento?


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Trattamento della spalla congelata

La cura della spalla congelata prevede tempi di recupero piuttosto lunghi: in media si parla di 6 mesi circa, ma è necessario valutare caso per caso. Durante la fase infiammatoria il trattamento consiste principalmente in infiltrazioni intrarticolari di cortisone – al massimo 3 – utili a lenire i dolori e l’infiammazione capsulare, e successivamente nella fisioterapia per il recupero della mobilità.

Se la patologia fosse resistente al trattamento conservativo – cosa che avviene in casi molto rari – si prenderà in considerazione la chirurgia mininvasiva con un intervento di artrolisi artroscopica.

Dopo l’operazione sarà fondamentale iniziare subito la fisioterapia per recuperare la mobilità ed evitare recidive.

Fisioterapia della spalla

La fisioterapia della spalla è adottata sia come trattamento conservativo sia come percorso riabilitativo post-operatorio. È fondamentale che sia svolta con la supervisione di fisioterapisti specializzati.

Infiltrazioni alla spalla

Le infiltrazioni alla spalla fanno parte del trattamento conservativo di alcune patologie. Riducono l’infiammazione, rallentano il decorso della malattia e migliorano il quadro clinico.

Artrolisi artroscopica della spalla

L’artrolisi artroscopica è il trattamento chirurgico della capsulite adesiva, o spalla congelata. Si pratica raramente, ma quando occorre si esegue una capsulotomia per liberare l’articolazione.